PUBBLICITÀ SANITARIA: COME CAMBIA LA LEGGE BERSANI

Data:
27 Febbraio 2019

PUBBLICITÀ SANITARIA: COME CAMBIA LA LEGGE BERSANI

Cambia la legge Bersani sulla pubblicità sanitaria: con l’approvazione definitiva del Parlamento della Legge di Bilancio anche le modifiche inserite nell’emendamento a firma dell’Onorevole Rossana Boldi – vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati – che vietano messaggi commerciali e suggestionali, diventano norma.

In particolare il Comma 525 recita che “le comunicazioni informative da parte delle strutture sanitarie private di cura e degli iscritti agli albi degli Ordini delle professionisanitarie di cui al Capo II della legge 11 gennaio 2018, n. 3, in qualsiasi forma giuridica svolgano la loro attività, ivi comprese le società di cui all’articolo 1, comma 153, legge 4 agosto 2017, n. 124, possono contenere unicamente le informazioni di cui all’articolo 2, comma 1, decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito in legge 4 agosto 2006, n.248, funzionali all’oggetto di garantire la sicurezza dei trattamenti sanitari escludendo qualsiasi elemento di carattere promozionale o suggestionale, nel rispetto della libera e consapevole determinazione del paziente, a tutela della salute pubblica, della dignità della persona ed al suo diritto ad una corretta informazione sanitaria”.  

In caso di violazione delle disposizioni sulle comunicazioni informative sanitarie – precisa poi il Comma 536 -, gli ordini professionali sanitari territoriali, anche su segnalazione delle rispettive Federazioni, procedono in via disciplinare nei confronti dei professionisti o delle società iscritti e segnalano tali violazioni all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ai fini dell’eventuale adozione dei provvedimenti sanzionatori di competenza“.

Tutte le strutture sanitarie private di cura – si legge ancora – sono tenute a dotarsi di un direttore sanitario iscritto all’albo dell’ordine territoriale competente per il luogo nel quale hanno la loro sede operativaentro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge“.

La disposizione è il frutto di un articolato confronto che ha visto in campo anche la Federazione Nazionale degli Ordini del Medici (FNOMCeO), attraverso un’apposita Commissione presieduta dal Presidente OMCeO di Milano, Roberto Carlo Rossi, in collaborazione con la Commissione Albo Odontoiatri nazionale e con ANDI e AIO.

“Entra in vigore, con l’inserimento nella legge di bilancio 2019, una norma che determinerà, da ora in poi, una regolamentazione della pubblicità in sanità che valorizzi l’aspetto informativo cancellando quello promozionale e commerciale – dichiara Raffaele Iandolo, Presidente della Commissione Albo Odontoiatri -. Tutto quanto abbiamo spiegato e proposto, nella nostra interlocuzione con la politica, è stato pienamente recepito”.

Ultimo aggiornamento

27 Febbraio 2019, 17:17

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